Passo lento ed incerto, distanze brevissime tra un piede e l’altro, schiena ingobbita ed una smorfia sul viso dovuta a dolori ed indolenzimenti vari. Con tutta probabilità, ho appena descritto la tua visione dell’anziano medio, spesso completata da un bastone al quale appoggiarsi. Se ho indovinato, ciò implica che è proprio così che tu credi di dover diventare.
Quello che sto per fare in questo breve articolo, è fornirti un’alternativa a quello stato che reputi inevitabile, e spiegarti come raggiungerla!
La condizione Fisica tra movimento e massoterapia
Riepilogo
La condizione fisica del nostro anziano,o anziana, ovviamente, la si raggiunge in decine di anni nei quali, in assenza di determinati accorgimenti ed abitudini, al tessuto muscolo-scheletrico accade questo: l’elasticità diminuisce sempre più, anche e soprattutto quella del tessuto connettivo; decresce costantemente l’ampiezza dei movimenti (range); la vascolarizzazione, ostacolata dalle tensioni che si accumulano, è sempre meno efficiente; aumentano le probabilità di dolori muscolari ed articolari.
La cattiva notizia è che tutte queste condizioni possono essere progressive ed inesorabili. Quella buona è che è ormai fin troppo chiaro come prevenirle ed eliminarle: allenandoti!
O, più in generale, muovendoti! E’ così infatti che mantieni forza e flessibilità muscolare, mantieni elastici i vasi sanguigni riducendo la frequenza cardiaca anche a riposo, mantieni un adeguato volume respiratorio, e un’infinità di altri benefici.
Tra questi vale la pensa menzionare la prevenzione dell’osteoporosi, del diabete, delle malattie cardiache e respiratorie e anche di ansia e depressione.
Non dimenticare la Massoterapia
L’unico dubbio che potresti avere arrivati a questo punto è come avere la certezza che i tuoi allenamenti, la tua ginnastica, o semplicemente le camminate che hai preso l’abitudine di fare, siano effettivamente efficaci nel tempo. Anche in questo caso la risposta è molto semplice: abbinando periodicamente alle tue attività delle sedute di massoterapia!
Torniamo per un momento all’immagine iniziale dell’anziano appoggiato al suo bastone. Quella condizione di estrema rigidità posturale è determinata da forze tensive, ormai croniche, del tessuto connettivo. Potrebbe essere una novità per te non attribuire la “colpa” di ciò al tessuto muscolare, ma ti basti pensare che quello connettivo , che a livello superficiale prende il nome di “fascia”, riveste e permea ogni muscolo, tendine, legamento, osso e perfino organo del nostro organismo.
Questa fascia è inoltre la parte del corpo più attraversata da terminazioni nervose, tra cui i nocicettori, i sensori che ci comunicano dolore.
Attraverso massaggi periodici, è possibile mantenere la fascia elastica, e così ridurre drasticamente, fino ad eliminare, dolori che spesso consideriamo irrisolvibili. Conservando l’elasticità, avrai la sicurezza di avere un ottimale range di movimento, e manterrai i tessuti ben vascolarizzati ed ossigenati.
Invecchiamento non è mai troppo presto per pensarci
Nel corso della vita è inevitabile accumulare tensioni. Anzi il significato di “invecchiamento” è proprio questo: accumulare rigidità.
Non per questo però devi rassegnarti passivamente alla condizione descritta a inizio articolo. Allenati, muoviti, sottoponiti a trattamenti!
Ed ora, prova ad immaginarti in questo momento, come tra decine e decine di anni, a seconda della tua età, dinamico, mobile ed atletico!
In altre parole, giovane e in forma a qualsiasi età.
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