“Mi sono abbassato un attimo e nel tornare su ho sentito una fitta alla schiena e non sono più riuscito a muovermi”.
Quante volte hai pronunciato o sentito pronunciare da qualcun’altro questa frase?
Se queste parole sono uscite dalla tua bocca e il mal di schiena è arrivato all’improvviso o è tornato a farti compagnia, stai accusando quello che viene chiamato “blocco funzionale” che è soprattutto causato dall’accumulo di troppe tensioni.
Segnali da non sottovalutare per evitare il mal di schiena
Riepilogo
Ti è mai capitato di avvertire fastidi a lato della colonna vertebrale, magari fin sul collo? Rigidità? Dolori o tensioni muscolari? Ogniqualvolta li ignori e aspetti di non avvertirli più nel corso della giornata assumendo farmaci antidolorifici, non fai altro che lasciare che si sommino tra loro.
Il tuo corpo è fatto per mandarti segnali chiari e precisi e se tu decidi di non ascoltarti non puoi lamentarti che il mal di schiena ti sia venuto “un’altra volta”!
Sovraccarico muscolare da sforzo
Potresti praticare sport a livello amatoriale o agonistico, potresti passare molte ore al giorno seduto o in piedi, potresti essere nel mezzo di una gravidanza e potresti sollevare costantemente pesi: in ognuna di queste attività i muscoli della schiena che sottoponiamo a maggior sforzo vengono chiamati “erettori della colonna”.
Nello specifico sono tre: il muscolo ileocostale (dei lombi), il muscolo lunghissimo (del torace) ed il muscolo spinale (del dorso).
Sono tre lunghi fasci con decorso parallelo alla colonna vertebrale, ed originano a livello di osso sacro, cresta iliaca e vertebre lombari per inserirsi fino, per il lunghissimo, all’ altezza della seconda costa.
Collocazione e funzione anatomica li pone in condizione di dover lavorare costantemente durante la nostra routine quotidiana e ciò corrisponde ad una perdita sempre maggiore di elasticità.
Il tessuto muscolare non è il solo ad essere interessato: per muscoli come questi, la cui funzione è quella di consentirci di mantenere una determinata posizione nel corso del tempo, anche il tessuto connettivo che penetra e riveste quello muscolare diventa , in assenza di trattamento, molto più denso e rigido.
Controllo e Massaggio per alleggerire le tensioni
So a cosa stai pensando: “quante parole tecniche per un mal di schiena” ma è difficile trovare quale sia la causa muscolare senza vedere un paziente e di conseguenza è difficile trovare una spiegazione semplice.
Quello che mi piacerebbe trasmetterti è quello di non sottovalutare i primi segnali così da non incorrere in mal di schiena cronici che faranno fatica a lasciarti in pace.
E’ fondamentale ricevere un controllo in studio per valutare quantità e qualità delle tensioni.
Riceverai così trattamenti manuali altamente personalizzati che ti faranno recuperare uno stato di totale benessere così potrai evitare di ripetere ancora una volta le parole scritte a inizio articolo!
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